Gasparri: Il Pdl lavorerà per la riforma della giustizia

Maurizio Gasparri

"Il Pdl si adoperera’ per la riforma della giustizia." Lo ha annunciato il Presidente dei senatori del Pdl, Maurizio Gasparri. "Ieri il presidente della Repubblica nel suo intervento davanti al Consiglio Superiore della Magistratura ha affermato che c’e’ un eccesso di esternazioni alla stampa da parte dei magistrati, spesso prive del senso della misura, e che deve essere disciplinato il rapporto ingresso-uscita dalla politica dei magistrati, non essendo tollerabile che gli stessi possano tornare alla giurisdizione dopo avere ricoperto ruoli di natura politica. Inoltre significativo e’ stato il passaggio dell’intervento sulle procedure di trasferimento d’ufficio in quanto queste, qualora attivate fuori dalle previsioni di legge, vanno ad incidere sulla inamovibilita’ del magistrato, un principio corollario garantito dalla nostra costituzione a tutela dell’autonomia e dell’indipendenza dei magistrati. Autonomia ed indipendenza che devono essere garantite sia dall’esterno e sia anche dall’interno della magistratura ivi compreso il Csm. L’intervento del Capo dello Stato, assolutamente condivisibile, non ha destato alcuna polemica.

Allo stesso tempo si deve pero’ sottolineare che le stesse identiche cose furono affermate pochi mesi fa, sempre davanti al Consiglio Superiore della Magistratura, dall’allora ministro della Giustizia Nitto Palma. In quell’occasione fu ben diverso il fuoco polemico ed il senatore Palma fu accusato di voler mettere il bavaglio ai magistrati e di voler bloccare l’azione del Csm. Adesso il Capo dello Stato gli rende giustizia e principalmente rende giustizia alla politica del Pdl. Adotteremo, quindi, immediatamente le iniziative legislative per sanzionare disciplinarmente le esternazioni fuori misura dei magistrati e per rendere completo il sistema sanzionatorio disciplinare. Un sistema stravolto dagli interventi di modifica apportati dal governo Prodi nel 2006 alla legge sull’ordinamento giudiziario varata dal governo Berlusconi. Sulla questione del rientro in carriera dei magistrati il Pdl e’ consapevole che la problematica esiste, ma sul punto e’ stata gia’ presentata a dicembre da parlamentari del Pdl una proposta di legge tesa ad incidere seriamente sul problema ed a tutti i livelli europei, nazionali, regionali, provinciali e comunali. A questo proposito e’ bene ricordare che al momento uno dei rari casi di un magistrato entrato in politica, che ha ricoperto ruoli di governo e che ha avuto la sensibilita’ di dimettersi dalla magistratura e’ stato l’ex ministro Guardasigilli Nitto Palma. Percio’ l’impegno del Pdl per una riforma complessiva della giustizia, che tocchi i vari punti e le criticita’ indicati dal presidente della Repubblica, sara’ immediato e concreto. A fronte dell’intervento del presidente Napolitano si devono invece purtroppo registrare nuovi ed inquietanti episodi dell’uso politico della giustizia in quel di Milano. La requisitoria di De Pasquale, infatti, si colloca agli antipodi di un’azione equilibrata tesa alla ricerca della giustizia e persegue obiettivi politici sui quali una volta di piu’ richiamiamo l’attenzione del Capo dello Stato".

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