Meloni: Sul lavoro non resteremo impantanati nella palude degli interessi di parte
"Non dobbiamo cadere nel tranello di chi tenterà di dipingerci come la forza politica che vuole ridurre i diritti dei lavoratori e favorire le imprese. Perché un forza politica come il Pdl non si schiera con una parte sociale o con l`altra ma persegue il bene della Nazione, non facendo sconti, né favori a nessuno".
Lo ha affermato il deputato del Pdl, Giorgia Meloni, che ha osservato: "Il Governo e la maggioranza di centrodestra non hanno fatto un passo indietro e affidato la guida dell`Italia a un Esecutivo di tecnici per rimanere impantanati nelle paludi degli interessi di parte. Non siamo disposti a renderci complici di una operazione che, come accaduto in passato con il protocollo welfare, dovesse mettere mano al sistema del lavoro e delle tutele escludendo, ancora una volta, i nostri giovani e tutti i lavoratori atipici. Il tempo e gli eventi hanno dato ragione al centrodestra che per primo ha introdotto nel dibattito politico e culturale temi cardini come combattere il lavoro ineguale, il diritto all`occupabilità, il riallineamento tra domanda e offerta e la flessibilità. Oggi l`Italia deve concludere il processo di adeguamento del mercato del lavoro e il centrodestra deve voler ridiscutere lo `Statuto dei Lavoratori`, per dar vita a un nuovo `Statuto dei Lavori` che affermi un nocciolo di diritti universali e inderogabili per tutte le tipologie di lavoro, un livello minimo, ma garantito e uguale per tutti. La riforma Fornero, anche se per diversi aspetti non mi convince, sembrava un accettabile compromesso, punto di arrivo di una trattativa serrata e sofferta tra le parti, nella quale ognuno aveva ceduto qualcosa. Se con il scivoloso strumento del ddl il testo diventerà il punto di partenza della discussione, allora cambierà tutto".