Brunetta: La mossa della Bce non ha funzionato, le banche non fanno prestiti

L'analisi del nostro ex ministro in un editoriale pubblicato oggi da 'Il Giornale'

Renato Brunetta

"Ora e’ ufficiale. L’euforia di molti analisti economici, generata dai generosi prestiti Bce alle banche europee, e’ finita. Sembrava che gli oltre mille miliardi di euro caduti a pioggia sul sistema bancario, grazie alle operazioni di rifinanziamento a lungo termine promosse dall’istituto di Francoforte, potessero essere la panacea di tutti i mali per le asfittiche economie europee. Cosi’ non e’ stato; concepiti ufficialmente per dare prezioso ossigeno all’economia reale rischiano ora di gettare i primi semi di una futura crisi del sistema finanziario ed economico europeo".

Lo ha affermato l’ex ministro per la Pubblica Amministrazione e deputato del Pdl Renato Brunetta, in un editoriale pubblicato oggi da ’Il Giornale’.

"Negli ultimi mesi la Banca centrale si e’ dimostrata molto piu’ attiva che in passato; da una parte il costo del denaro e’ stato mantenuto particolarmente basso (tassi di interesse pari all’1%) e dall’altra sono state promosse due operazioni di prestito agevolato (anch’esso al tasso di interesse dell’1%) agli istituti di credito europei (Long term rifinancing operation, Ltro) per un totale di oltre 1.000 miliardi di euro erogati a favore di 523 banche nel Ltro 1 (dicembre 2011) e di 800 banche nel Ltro 2 (febbraio 2012)". "Sembra una spirale teoricamente infinita e non priva di rischi. L’unico dato certo e’ che l’economia reale non ha beneficiato in nessun modo della strategia adottata dalle Banca centrale. Cittadini e imprese, che hanno sostanzialmente pagato la crisi finanziaria sono ancora una volta spettatori inermi (e paganti) di questo scenario inquietante".

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