Fatti & Misfatti: Il Pdl cresce, sfiora il 22 per cento

Mentre la sinistra si lacera nel duello fratricida Bersani-Renzi

fatti & misfatti

La sinistra si sta lacerando, i suoi esponenti più prestigiosi passano giornate intere a sbranarsi, nessuno riesce a intravvedere la strategia di fondo al di sotto di questa rissa continua, ma intanto Bersani insiste nel cantare vittoria e gli elettori lo puniscono. Negli ultimi sondaggi, ad esempio quelli recentissimi forniti l’altra sera da Ballarò, il Partito Democratico sconta questo eccesso di sicurezza con una perdita da un punto e mezzo e oltre. Si blocca intanto nella palude l’inespressa formazione centrista di Casini, Marcegaglia e soci, messa sotto tiro dall’artiglieria pesante dall’ancora indeciso Movimento di Montezemolo.

•    Chi invece sale decisamente nell’opinione degli elettori è il Popolo della Libertà che guadagna ancora terreno sfiorando la quota 22 per cento.

I motivi sono molteplici: l’attesa diffusa per la discesa in campo del Presidente Berlusconi, la resistenza coriacea dei cittadini del centrodestra rispetto alle dure campagne di disinformazione della grande stampa e di alcuni canali televisivi, la consistenza e la robustezza dei temi che sono e che restano alla base delle proposte, per così dire "storiche" del Pdl.

Resta quel fenomeno quasi di rigetto della opinione pubblica italiana nei confronti della gioiosa macchina da guerra della sinistra: come può essere definito mai gioioso quel meccanismo terribile che produce alla fine soltanto una vagonata di tasse, imposte, balzelli, vincoli nuovi più stringenti e tanti accertamenti del Fisco?

Questa è la domanda che si pongono i cittadini ormai smaliziati di fronte anche alla guerra in corso tra Bersani e Renzi, una guerra che si complica con l’ulteriore intreccio di spinte contrastanti tra la sinistra estrema di Vendola, il centro oscillante e incerto di Casini e della scomparsa Udc, il fervore anti Monti di molte correnti e correntine del Partito Democratico timorose di perdere i contatti con la Cgil sempre più oltranzista della Camusso.

Altre notizie