Berlusconi: Vincere il braccio di ferro con la Germania sul ruolo della Bce

I punti del programma del Pdl per i rapporti con l'Europa presentati dal Presidente nella conferenza stampa di Via dell'Umiltà

Silvio Berlusconi

Superamento delle politiche di sola austerità
“Combattere l’austerità sarà al centro delle prossime battaglie in Europa, altrimenti la realtà imporrà ai Paesi, uno dopo l’altro, di uscire dall’euro e tornare alla propria moneta nazionale. Ci auguriamo che ciò non debba capitare, ma se si andrà avanti così, i primi a uscire saranno i Paesi mediterranei.

Sono politiche che si possono applicare solo alle economie in crescita. Altrimenti si crea recessione e impoverimento del Paese. La politica a trazione tedesca imposta in Europa ha portato al disastro. Sono 50 milioni i cittadini europei senza lavoro o sottoccupati. Tutti i dati fondamentali dell’economia, ad eccezione della Germania, sono in caduta libera, perchè l’austerità in un’economia in crisi raddoppia la crisi e porta i Paesi dentro una spirale di recessione molto pericolosa”.


Accelerazione del progetto di un’Europa politica
“Occorre una accelerazione per una Europa politica. Purtroppo, alcuni Paesi non hanno rinunciato a cedere un pò di sovranità e spesso hanno detto ’no’ a più Europa.”


Il ruolo della Banca centrale Europea

“Bisogna attribuire alla Banca Centrale Europea un ruolo di vera Banca Centrale, sul modello della Federal Reseve americana. Una banca che dia garanzia dei debiti sovrani e sia anche disponibile, all’occorrenza, a battere moneta. Occorre spuntare questo braccio di ferro con la Germania», dando alla Bce i veri poteri di una banca centrale. Andare ad una inflazione dell’1-3% non rappresenta un rischio per l’economia, anzi a volte può rappresentare un lievito per la crescita. La Bce che non è ancora una Banca centrale è alla base della debolezza dell’Euro e di ciò che è accaduto sugli interessi per la sottoscrizione di titoli sui debiti pubblici”.


Nel programma anche gli Eurobond per lo sviluppo; i limiti di investimento al patto di stabilità europea; la creazione di un’agenzia di rating pubblica e europea “per contrastare le agenzie di rating private che sono troppo spesso in odore di affari propri; l’elezione popolare diretta del presidente del Consiglio europeo. Infine, il Presidente ha sottolineato che “il ritorno al sogno di un’Europa che non garantisca solo pace e benessere ma sia faro di democrazia, libertà e benessere per tutti i Paesi del mondo”.


Berlusconi ha definito “una falsità» le voci secondo le quali sarebbe scarsamente considerato in Europa a fronte di una considerazione di Monti. “Credo per natura di essere aperto ai rapporti umani, posso vantare un’amicizia con tutti i colleghi europei, con i presidente americani, anche con il presidente Obama. A quel tavolo la persona più informata di economia e mercato, delle attività di governo era il signor Silvio Berlusconi. Gli attuali rappresentanti degli Stati europei sono la causa del mancato successo dell’Unione europea e oggi mancano leader del carisma di Mitterrand e Kohl. Oggi ai Consigli europei siedono solo molti burocrati”.

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